giovedì 22 febbraio 2018

Crema Corpo BioOrganica Depurante Zeropercento

febbraio 22, 2018 0 Comments
Ha fatto il suo ingresso nella mia routine quotidiana dedicata alla cura del corpo già da qualche giorno, abbastanza per poterne parlare a tutti. Mi sto riferendo ad un prodotto che ho visto spesso recensito in giro, perché l'azienda selezionava alcune blogger per inviar loro delle novità da testare. Io sono stata snobbata per ovvi motivi di popolarità, ma il prodotto mi é rimasto in testa, tanto che alla prima golosa offerta, non mi sono fatta sfuggire l'occasione e ho acquistato ben due creme della stessa linea. Quella di cui mi accingo a parlare si chiama Crema Corpo Bio Organica Protettiva, Anti-Macchie, Depurante, Anti-Inquinamento. Un nome altisonante, che sulla confezione viene riassunto come Depurante.



martedì 20 febbraio 2018

Girlz Only Dry Shampoo Brown - Shampoo Secco per Capelli Scuri

febbraio 20, 2018 0 Comments
Avete i capelli tendenti al grasso o avete dovuto saltare uno shampoo per questioni di tempo? La soluzione la conoscete già, anche perché io stessa ne ho parlato più volte anche in questo blog: lo shampoo secco ci salverà la serata e ci farà sentire più belle e sicure di noi anche quando pochi minuti prima avevamo voglia di strapparci i capelli dalla testa.

Ma se come me, avete i capelli castani o neri, sapete bene quanto tentenniamo, sapendo che lo stesso prodotto che ci potrebbe donare volume e temporanea pulizia dei capelli, potrebbe anche lasciarci un'antipatica patina biancastra sui capelli, che una volta spazzolata via, toglierebbe gran parte della lucentezza alla nostra chioma.



lunedì 19 febbraio 2018

I Clostridi - seconda parte [Appunti di Microbiologia]

febbraio 19, 2018 0 Comments

I Clostridi - seconda parte



Regnum: Bacteria
Phylum: Firmicutes
Classis: Clostridia
Ordo: Clostridiales
Familia: Clostridiaceae
Genus: Clostridium

Caratteristiche generali:




  • bacilli Gram positivi;

  • anaerobi obbligati;

  • sporigeni;

  • acapsulati;

  • generalmente mobili (tramite flagelli peritrichi);

  • alcune specie sono patogene per l'uomo (per produzione di esotossine);

  • mancano di citocromi e catalasi;

  • producono ATP mediante fosforilazione da substrato;

  • fermentano zuccheri, cellulosa e amminoacidi;

  • producono esotossine;

  • ubiquitari, molte specie fanno parte della flora normale di uomo e animali;

  • normalmente saprofiti.



Yogurt da bere in Eco Pack - il mio nuovo grande amore

febbraio 19, 2018 0 Comments
Vi parlavo giusto un paio di giorni fa del mio ritrovato amore per gli yogurt da bere. Li trovo pratici, buoni e perfetti per la mia merenda con il nuovo regime alimentare (l'ennesimo). Ma proprio parlando di praticità, un paio di settimane fa ho scovato nel banco frigo un qualcosa che profumava di nuovo e di bello: il nuovo yogurt da bere con cannuccia di Latte Merano.

giovedì 15 febbraio 2018

Yogurt greco da bere: le mie scoperte della settimana greca Lidl

febbraio 15, 2018 0 Comments
Ieri sono andata da Lidl per acquistare uno yogurt da bere, dato che nelle ultime settimane é proprio questa la mia "merenda" del pomeriggio. Conosco già abbastanza bene la loro linea classica di yogurt in bottiglia, soprattutto un gusto, che mi piace moltissimo, ma questa volta la mia attenzione é stata catturata da altro. Casualmente era la settimana dedicata alla Grecia, terra notoriamente famosa per latte e formaggi (io ho un debole per lo yogurt greco!) e lì, nel banco frigo, ho notato delle cose interessanti.

Ho acquistato:


  • uno yogurt alla greca in vasetto, al gusto fico;

  • uno yogurt da bere in bottiglia, gusto albicocca;

  • uno yogurt da bere in bottiglia, gusto miele e noci.



Li ho scelti essenzialmente perché erano gusti che raramente trovo in altri yogurt, quindi più che altro per pura curiosità.

settimana greca lidl

In questo articolo parlerò solo dei due yogurt da bere.

Il Prodotto



Eridanous Greek Style Yogurt Drink é un prodotto esclusivo della linea Lidl dedicata alla Grecia e ad i suoi sapori. Entrambe le confezioni contengono circa 320 mL di prodotto ed hanno una forma classica a bottiglia, con un comodo tappo largo. In entrambi i casi (o meglio, i gusti), si tratta di un prodotto molto liquido e senza pezzi di frutta all'interno, come ogni yogurt da bere che si rispetti, anche se il confronto nutrizionale con la concorrenza é impietoso: nonostante sia un prodotto "alla greca" realizzato con latte fermentato, non é uno yogurt light per quanto riguarda il contenuto in grassi.



 

 

Il gusto che ho preferito è l'albicocca: intenso quanto basta e gradevole al palato. Non riesco mai a trovare questo gusto nel banco frigo, quindi appena l'ho visto mi si sono illuminati gli occhi. Il gusto miele e noci é invece piaciuto davvero tanto al mio ragazzo (a cui l'ho ceduto volentieri). Io l'ho invece trovato dolcissimo e con un forte odore/sapore di noci (troppo intenso, perfino per me). Quindi tra i due, sicuramente ho apprezzato di più il gusto all'albicocca.

A merenda é perfetto: ti sazia abbastanza e il pratico tappo consente di berlo un po' alla volta senza problemi, anche a distanza di ore (ma attenzione a riporlo in frigo).

Insomma, uno yogurt promosso che sicuramente ricomprerò quando da Lidl capiterà nuovamente la settimana dedicata alla Grecia :)

 

 

 

 

 

martedì 13 febbraio 2018

I Clostridi - prima parte [Appunti di Microbiologia]

febbraio 13, 2018 0 Comments

Clostridi - prima parte



Regnum: Bacteria
Phylum: Firmicutes
Classis: Clostridia
Ordo: Clostridiales
Familia: Clostridiaceae
Genus: Clostridium

Caratteristiche generali:




  • bacilli Gram positivi;

  • anaerobi obbligati;

  • sporigeni;

  • acapsulati;

  • generalmente mobili (tramite flagelli peritrichi);

  • alcune specie sono patogene per l'uomo (per produzione di esotossine);

  • mancano di citocromi e catalasi;

  • producono ATP mediante fosforilazione da substrato;

  • fermentano zuccheri, cellulosa e amminoacidi;

  • producono esotossine;

  • ubiquitari, molte specie fanno parte della flora normale di uomo e animali;

  • normalmente saprofiti.



I clostridi possono essere invasivi o non invasivi. Le specie invasive (C. perfrigens) producono enzimi istolitici ed hanno azione patogena locale (generalizzata solo in casi gravi); le specie non invasive hanno azione patogena dovuta alla produzione di potenti esotossine (C. tetani, C. botulinum).

Le neurotossine dei clostridi (CNT) agiscono come proteasi zinco-dipendenti che causano il blocco della neuro-esocitosi.

lunedì 12 febbraio 2018

Io & PCOS - come ha preso il sopravvento sulla mia vita

febbraio 12, 2018 0 Comments



Avere 12 anni è difficile per tutti. Se non hai il carattere adatto ed una resilienza a prova di bomba, uscirne indenni é un'impresa. Se poi sei una ragazzina introversa e solitaria, le cose si complicano leggermente. Se poi da un paio d'anni sei anche già abbastanza riconoscibile come "donna" ma i medesimi ormoni che potrebbero farti essere popolare si manifestano anche come acne, allora ti sembra che la natura si stia accanendo contro di te.

Io ero una di quelle ragazzine. Già donna in una classe di ragazze piccoline e acerbe: alta e formosa, eppure lontana anni luce dall'essere popolare. 


Ricordo perfettamente, come se fosse successo ieri, l’umiliazione di implorare mia madre di permettermi di fare la ceretta, per poter andare in giro senza vergognarmi, così come quella di dover rinunciare alla piscina (mia grande passione d’infanzia) per il medesimo motivo. Ricordo i pianti infiniti durante l’ora di educazione fisica, anche e soprattutto per un professore che di umano non aveva nulla. Ricordo ogni singola frase che i bulli della scuola mi rivolgevano. Per questo oggi mi batto perché non succeda a nessun’altra ragazzina quello che é accaduto a me. E non sto parlando della PCOS, che è un disturbo che non si può evitare, ma della diagnosi tardiva che ho subìto io e che hanno subìto molte ragazzine come me ogni anno.


Avevo a quell'età un quadro sintomatologico che con il senno di poi, era già chiaro e doveva far sospettare un disturbo ormonale. Eppure mi é stata diagnosticata la Sindrome dell’Ovaio Policistico a 30 anni.


Quasi 20 anni passati a girovagare per specialisti, a spendere soldi su soldi in visite e farmaci che non hanno cambiato assolutamente nulla.


Mi contorcevo dal dolore ogni mese, non riuscendo nemmeno ad alzarmi dal letto per i crampi e la debolezza eppure 3 ginecologhe ed un medico di base mi hanno detto in anni diversi che il ciclo mestruale è fastidioso per tutte e che dovevo sopportare ed affidarmi ai farmaci da banco, che sarebbero bastati a far sparire tutto.


Sanguinavo copiosamente per quasi dieci giorni, spendendo un patrimonio in assorbenti e cercando in ogni locale pubblico un bagno ogni due ore per potermi cambiare e lavare, ma mi si diceva che bastava acquistare l’assorbente giusto.


Avevo faccia e corpo devastata dai brufoli ed un dermatologo e il solito medico di base mi dicevano che era semplicemente l’adolescenza che si manifestava.


Ma soprattutto, ogni anno ingrassavo e cambiavo nutrizionista. Andavo in palestra quattro volte a settimana ma cambiava poco. Per restare in forma (rotondetta ma non grassa) e tirare avanti durante gli anni del liceo, ero diventata bulimica (al tempo mi sembrava una soluzione, non un ulteriore problema). Poi il tracollo: il ciclo, da sempre irregolare, sparì per un anno. Andai dalla ginecologa del consultorio, che mi ascoltò a malapena. Nel frattempo avevo perso le speranze: un infortunio al ginocchio mi impedì di continuare con lo sport, l’università era iniziata e non riuscivo più a vomitare nemmeno volendo  lo perché avevo bisogno di energia. Provai a mangiare meno, ad abbuffarmi, a cambiare orari e porzioni. Ero una mongolfiera piena di grasso e acqua (per la ritenzione idrica) e davo la colpa un giorno al metabolismo e l’altra al fatto che mangiavo troppo. Alla fine mi arresi e iniziai a mangiare quello che volevo e quanto ne volevo, tanto agli occhi dei medici ero solo grassa e non riuscivo ad ammetterlo. La tiroide stava bene, ma la glicemia era alle stelle, così come colesterolo e trigliceridi: per tutti era la prova che semplicemente mangiavo male e troppo. Poteva essere vero, in fondo le patatine fritte mi erano sempre piaciute.


Nel frattempo mi sono iscritta alla facoltà di Biologia. Lì ho avuto la conferma che il mio ciclo era tutto tranne che fisiologico, così come il mio metabolismo. Qualcosa mi stava spingendo a non arrendermi: la conoscenza.


Poi la conferma: mia madre cambia ginecologo e vado anche io, per il controllo annuale. Per scrupolo, prima di vedere un nuovo medico, ho sempre fatto tutte le analisi ematologiche che ritenevo utili per presentargli il quadro completo. Quel dottore non era né fresco di studi né una donna eppure fu il primo ed il solo a parlarmi di policistosi ovarica, a farmi vedere le mie ecografie e spiegarmi perché avessi perdite da cascata e dolori lancinanti e a prescrivermi delle analisi specifiche. Scoprii allora che avevo la glicemia sotto carico alle stelle e livelli ormonali per nulla consoni ad una donna della mia età.


La prima volta che dopo tanti mesi mi tornò il ciclo piansi di gioia. Ora tutto aveva un nome: PCOS. Più mi informavo e più tutto sembrava avere un senso.


E oggi? Oggi assumo la piccola anticoncezionale ed ho il ciclo mestruale di cui leggevo nei testi universitari, prendo l’inositolo quando mi viene consigliato e la metformina per tenere sotto controllo la glicemia. Ma soprattutto, ora che so i meccanismi specifici della mia condizione, posso avere un piano nutrizionale su misura per le mie esigenze.

Dal momento della diagnosi sono passati due anni e ad un occhio esterno sembra che poco sia cambiato. Sono sempre la ragazza grassa che ero, quella con le analisi sballate, ma mese dopo mese sto cercando di rimettermi in sesto. Ho vissuto per troppo tempo sbagliando tutto e lasciando che i miei disturbi condizionassero i miei ritmi e la mia vita sociale. Ci vorrà tempo perché di tempo ne ho perso troppo, ma ad ogni ecografia le cose migliorano, ogni tot mesi i pantaloni stringono sempre meno e ogni 28 giorni mi basta un antidolorifico per essere pronta ad affrontare la giornata.


Forse non sarò mai una ragazza magra e senza problemi, ma il solo fatto di aver dato un nome al mio incubo dell’adolescenza mi ha tranquillizzato e mi ha permesso di assolvermi da molte colpe che mi ero attribuita.


Oggi ne parlo per la prima volta nero su bianco su questo blog, perché non può esistere al giorno d’oggi che un medico si fermi al giro vita quando un paziente chiede delle risposte. Non devono più esistere ritardi di 20 anni su una diagnosi. Nessuna donna deve sentirsi dire che essere nata femmina è la risposta ad un malessere. 


Sgarri orientali all'All You Can Eat

febbraio 12, 2018 0 Comments
Un sabato sera programmato per far dispetto al mio fegato. Gnospo ha compiuto gli anni da pochi giorni e voleva festeggiare con me e la sua famiglia. Io non sono una di quelle che all'All You Can Eat perde completamente la dignità, sono piuttosto una di quelle che pur di alzarsi il meno possibile per pigrizia e per non far vedere che in fondo sto mangiando come un esercito di maiali, crea composizioni architettoniche elaborate pur di mangiare tanto col minimo sforzo. Una volta ogni tanto ci vuole, anche se effettivamente, io potrei (e dovrei) farne a meno (Shame on me!).




martedì 6 febbraio 2018

La Sindrome dell'Ovaio Policistico: diagnosi e terapie

febbraio 06, 2018 0 Comments


Diagnosi di PCOS


La diagnosi si basa prevalentemente sulla clinica e attraverso un'anamnesi completa, che permetta di evidenziare la progressione dei sintomi tipici. Se effettuata precocemente, una corretta diagnosi di PCOS potrebbe evitare alla donna interessata una serie di complicanze, anche importanti, legate alla suddetta condizione.

È opportuno ricordare che non tutte le donne affette da sindrome dell'ovaio policistico presentino i medesimi sintomi, anche quelli più strettamente attinenti alla patologia (come la presenza di cisti ovariche). Soprattutto per questo, oltre che per la natura multifattoriale della sindrome, sarà opportuno non fermarsi ai soli sintomi più evidenti per formulare una diagnosi, ma analizzare attentamente l'anamnesi di ciascuna paziente e consigliare quanti più esami diagnostici possibile (fra quelli utili ai fini diagnostici).

Procedure Diagnostiche Standard


  • Presenza di obesità ed irsutismo;

  • Ecografia pelvica che rilevi presenza di cisti ovariche o ingrossamento;

  • Elevati livelli sierici di androgeni (in particolare testosterone libero e DHEAS);

  • Rapporto livelli di LH/FSH maggiore di 1 al terzo giorno del ciclo mestruale.

Procedure Diagnostiche Aggiuntive


Sono analisi utili per confermare la diagnosi e per tenere sotto controllo i fattori di rischio associati alla sindrome, come insulinoresistenza e obesità:

  • Profilo lipidico (in particolare di colesterolo HDL e trigliceridi);

  • Test di tolleranza al glucosio o curva glicemica;

  • Biopsia del tessuto ovarico.

Dosaggi Ormonali


Oltre alla valutazione della concentrazione ematica di testosterone, è utile monitorare altri ormoni, al fine di escludere endocrinopatie che possono presentare sintomatologia simile a quella descritta per PCOS:

  • Prolattina (per escludere iperprolattinemia);

  • TSH (per escludere un ipotiroidismo);

  • 17-idrossiprogesterone (per escludere il deficit di 21-alfa idrossilasi).

Terapia


Premesso che una cura per la sindrome in sè non esiste, sarà il medico curante di ciascuna paziente a scegliere su quale aspetto del quadro sintomatologico andare ad intervenire e di conseguenza prescrivere la tipologia di farmaco più adatta ad ogni situazione.

Regime alimentare


Generalmente, viene anche consigliato di seguire un regime dietetico ipocalorico e a ridotto contenuto glucidico, per limitare l'insorgenza di resistenza insulinica e dislipidemia. Dato che l'obesità, oltre che costituire un fattore di rischio, rappresenta anche una diretta conseguenza della PCOS e ne accentua i sintomi (come la dismenorrea), é in ogni caso consigliabile tenere sotto controllo il peso corporeo.

In molti casi, uno stile di vita più sano e una regolare attività fisica, portano a ridurre l'insulino-resistenza e a ripristinare dosaggi ormonali fisiologici. Per tenere ulteriormente sotto controllo i livelli di glicemia, può essere prescritta la metformina.

Integratori


Molto prescritti in caso di sindrome dell'ovaio policistico, sono gli integratori a base di inositolo (mio-inositolo e D-chiro-inositolo) che svolgono funzione di secondi recettori dell'insulina.

Riduzione della produzione di Androgeni


A tal fine, viene spesso prescritta la somministrazione di estroprogestinici (la classica pillola anticoncezionale) che agisce regolarizzando la produzione ormonale e ripristinando i valori fisiologici di una donna fertile.

Oltre che con la pillola, la quantità di androgeni può essere regolata anche tramite l'assunzione di ciproterone, un farmaco derivato dal progesterone, che blocca l'azione degli androgeni sui recettori cellulari.

Parallelamente, può essere aumentata la secrezione dell'ormone follicolo-stimolante FSH attraverso l'azione di un farmaco chiamato clomifene citrato, che stimola l'ovulazione nelle pazienti con amenorrea.









sabato 3 febbraio 2018

La Sindrome dell'Ovaio Policistico: conoscerla per riconoscerla

febbraio 03, 2018 0 Comments

Cos'è la PCOS?


La sindrome dell'ovaio policistico (o PCOS per la denominazione anglosassone Poly-Cystic Ovary Syndrome), conosciuta anche come policistosi ovarica, sindrome di Stein-Leventhal o anovulazione iperandrogenica, è un complesso di sintomi, conseguenti ad uno squilibrio ormonale nelle donne in età riproduttiva.

Colpisce statisticamente una percentuale variabile tra il 5 ed il 20% delle donne in età fertile; é dunque il disordine endocrino più diffuso tra le donne in età riproduttiva.


Le cause non sono ancora del tutto chiare, ma la comunità scientifica si é da tempo orientata verso una combinazione di fattori genetici ed ambientali. La familiarità é documentata in almeno il 50% dei casi ed un ruolo determinante sembra averlo l'obesità, che oltre ad essere una conseguenza della sindrome, gioca un ruolo anche nella sua insorgenza.

Quadro clinico


La complessità di questa condizione é evidente sia nel quadro clinico, che presenta una sintomatologia varia, la quale coinvolge diversi apparati corporei, sia nelle manifestazioni, peculiari per ogni paziente (non tutte avranno i medesimi sintomi e non con la stessa intensità).

Anche e soprattutto per questo, la diagnosi esatta di PCOS richiede un'anamnesi accurata e differenti tipologie di esami medici per essere accurata e corretta.

Alterazioni anatomopatologiche


A dare il nome alla sindrome é stata inizialmente proprio la sua manifestazione più evidente: ovaie ingrandite e micropolicistiche, caratterizzate cioè da una serie di cisti di diverse dimensioni.

Alterazioni endocrinologiche


I disturbi endocrinologici che si riscontrano più di frequente sono riassumibili con la classica triade, usata fino a qualche anno fa anche come criterio diagnostico di PCOS:

  • ciclo irregolare (80%) (amenorrea, oligomenorrea, metrorragie, infertilità)che compare fin dall'età puberale;

  • iperandrogenismo (60%) (irsutismo - tipicamente su labbro superiore, mento, solco intermammario, avambracci, linea alba, le cosce e le gambe -, acne, alopecia);

  • obesità (50%) associata ad uno stato di iperinsulinismo derivante dall'insulino-resistenza.

Alterazioni metaboliche


I disturbi metabolici legati alla PCOS rientrano in una definizione abbastanza caratterizzante, quella di sindrome dismetabolica. Essa si definisce nello specifico attraverso alcune manifestazioni:

  • intolleranza glucidica;

  • dislipidemie (con aumento dei trigliceridi e abbassamento HDL);

  • diabete mellito;

  • ipertensione;

  • aumentato rischio cardiovascolare;

  • difetti fibrinolitici con iperfibrinogemia.

Sintomatologia


  • Alterazioni del ciclo mestruale quali dismenorrea, amenorrea o oligomenorrea;

  • Sindrome premestruale di durata prolungata, con sintomatologia classica: gonfiore addominale, sbalzi d'umore, ritenzione idrica, cefalea, dolore alla schiena);

  • Cisti multiple con conseguente ingrossamento delle ovaie fino a 3 volte la dimensione normale;

  • Superficie ovarica spessa, liscia, color perlaceo;

  • Pelle grassa, acne, dermatite seborroica;

  • Elevata concentrazione ematica di ormoni androgeni, in particolare testosterone, androstenedione e DHEAS;

  • Irsutismo e/o ipertricosi;

  • Abbassamento della voce;

  • Alopecia androgenica, ossia perdita dei capelli (anch'essa associata alla concentrazione di ormoni maschili);

  • Bassi livelli di SHBG (globulina che trasporta gli ormoni sessuali);

  • Rapporto tra livelli di LH (ormone luteinizzante) e FSH (ormone stimolatore del follicolo) maggiore di 2.5 (valutati al terzo giorno del ciclo mestruale);

  • Iperprolattinemia (elevati livelli ematici di prolattina);

  • Iperinsulinemia (elevati livelli ematici di insulina);

  • Iperlipidemia (elevati livelli ematici di grassi);

  • Alti livelli di proteina C-reattiva;

  • Obesità centrale, concentrata nella metà inferiore del torace;

  • Apnea notturna;

  • Infertilità femminile (dovuta all'anovulazione cronica);

  • Aborti spontanei;

  • Acanthosis nigricans (presenza di macchie scure sulla pelle);

  • Molluschi penduli (fibromi molli).

Le donne colpite da policistosi ovarica sono maggiormente predisposte a sviluppare ipertensione, sindrome metabolica, cancro all'utero e diabete di tipo II.

Cause


La principale causa delle manifestazioni tipicamente legate all'ovaio policistico (dismenorrea, irsutismo e anovulazione è riconducibile all'iperandroginismo. A sua volta, l'eccesso di androgeni é dovuto alle oscillazioni dei livelli dell'ormone luteinizzante (LH): un eccesso di LH stimola l'ovaio a produrre alti dosaggi di estrogeni ed androgeni. l'LH prodotto non sembra essere semplicemente in eccesso, ma possedere anche un'attività maggiore, dovuta anche ad una aumentata glicosilazione della molecola stessa.

Allo stesso tempo, un'altra gonadotropina, FSH (ormone follicolo-stimolante), viene prodotta in concentrazione ridotta dall'ipofisi, mentre le concentrazioni ematiche di prolattina aumentano, raggiungendo anche valori doppi rispetto a quelli fisiologici.

Le elevate quantità di LH prodotte causano un aumento di volume dell'ovaio e un'iperproduzione di androgeni. L'eccesso di ormoni prodotti stimolerà l'attività di conversione degli androgeni in estrogeni a livello dei tessuti adiposi. L'incremento di concentrazione degli estrogeni e la contemporanea diminuzione di secrezione di FSH (e quindi un'alterazione del rapporto fisiologico LH/FSH) provocano una maturazione incompleta del follicolo, causa primaria della formazione delle cisti. La mancata maturazione del follicolo causa anovulazione (associata ad infertilità) e l'iperstimolazione delle cellule della teca, che stimolano la produzione di altri androgeni, innescando nuovamente il circolo vizioso appena descritto.

Secondo alcuni studi, a contribuire attivamente all'iperandroginismo sarebbe l'insulinoresistenza.